Henri Cartier Bresson 'Immagini e parole' in mostra a Roma

44 fotografie tra le più suggestive del grande maestro della fotografia in bianco e nero

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Pubblicato il 17-01-2012 alle 17:16 - Scrivi alla Redazione 

Pubblicato il 17-01-2012 alle 17:16 da kirpi Scrivi alla Redazione aggiornato il 15-8-2034

Dal 19 gennaio 2012 a Roma presso Palazzo Incontro apre la mostra su Henri Cartier-Bresson intitolata "Immagini e Parole".
Qualche anno fa un gruppo di amici pensò di festeggiare il compleanno di Cartier-Bresson chiedendo a intellettuali, scrittori, critici, fotografi o anche semplicemente suoi amici, di scegliere e commentare ognuno la propria immagine preferita tra le tante, immortali, scattate dal grande maestro della fotografia.

La raccolta di quelle immagini e di quei testi costituisce il nucleo principale della mostra romana, il cui allestimento prevede una selezione aggiornata con nuovi contributi rispetto al progetto iniziale, con commenti, fra gli altri, di Aulenti, Balthus, Baricco, Cioran, Gombrich, Jarmusch, Kundera, Miller, Scianna, Sciascia, Steinberg e Varda.


Hyeres, Francia, 1932


Alcuni piccoli collegamenti...

E' stimolante, per numerose ragioni, accostare due mostre, in contemporanea a Roma nell'inverno-primavera 2012: la prima di Leonard Freed sulle sue fotografie dell'Italia e degli italiani, l'altra di Henri Cartier-Bresson (che in Italia realizzò molti scatti importanti).
Dei due, Cartier-Bresson fu il maestro, da cui Freed imparò molte lezioni ed a cui s'ispirò negli anni della formazione artistica e professionale.
In realtà Cartier-Bresson fu (ed è ancora oggi) maestro per molti.

I temi "classici" della fotografia di Cartier-Bresson s'incontrano e s'incrociano continuamente, citati ed ereditati, in maniera più o meno cosciente, più o meno spavalda, più o meno elaborata, non solo dai "seguaci" più diretti, ma da tanti altri fotografi di ogni estrazione, livello e categoria. Non fa eccezione il noto Steve McCurry, anche lui presente a Roma sino al 29 aprile 2012 con un'altra esposizione fotografica interessante.

Nell'intento d'illustrare il significato di quanto abbiamo accennato, ci limitiamo qui ad accostare rapidamente l'immagine di un ragazzo che scappa a Jodhpur di McCurry, con una fotografia realizzata a Sifnos, Grecia da Cartier-Bresson.

Senza troppe parole, dovrebbe essere chiaro ciò che s'intende far cogliere...

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La mostra

Henri Cartier-Bresson non ha probabilmente bisogno di presentazioni: il personaggio è noto, stradocumentato, visto e rivisto.
Come abbiamo voluto chiarire appena sopra, anche molto citato.
Ciò non significa che la mostra non valga una visita: al contrario, nella storia della fotografia, Cartier-Bresson rappresenta una pietra miliare da cui non si può prescindere. Chiunque abbia l'occasione, e non conosca abbastanza (o punto) questo fotografo unico, dovrebbe sicuramente approfittare, anche se in fondo le immagini esposte non sono molte e per nulla didascalizzate.

Per chi vuole di più

Altra mostra a Torino

Oltre 130 fotografie in bianco e nero di Henri Cartier-Bresson saranno in mostra dal 21 marzo al 24 giugno 2012 nelle sale di Palazzo Reale, nel cuore di Torino.

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L'impianto della mostra su Cartier-Bresson è basato sia sulle sue stampe più belle che, in parallelo, sui commenti scritti da numerose personalità nella cultura, un pezzo per ogni foto. Per certi versi l'idea è interessante, per altri invece, dobbiamo confessare, ci pare un "tradimento": che ad ogni singola immagine sia accostato uno scritto.

Fu proprio il grande fotografo a rinunciare, volutamente, nel corso di tutta la vita, a "scrivere" sulle sue fotografie, sostenendo che l'immagine deve parlare da sola, con il proprio linguaggio, sufficiente a sé stessa.

Questo approccio all'immagine fotografica, vista come autonoma, è stato più e più volte chiarito e ribadito, in mille modi, da Cartier-Bresson:

«In realtà, non sono molto interessato al soggetto della fotografia. Una volta che l'immagine è stata scattata, non m'interessa cosa succede dopo. I cacciatori, dopo tutto, non sono cuochi.»



Ile de la Cité, Paris, 1952


Cosa consigliamo, in alternativa?

Chi non ha modo di visitare l'esposizione (in realtà, il consiglio è validissimo per tutti) potrà trarre vantaggio da almeno due altre idee (non mutualmente esclusive):

  • Gustarsi una piccola retrospettiva con alcune centinaia d'immagini (esiste anche in versione alternativa) ospitata nel sito della Magnum.
  • Acquistare qualcuno dei numerosi volumi a stampa dedicati al Maestro della fotografia francese. E' la mossa vincente, quella che consigliamo: le immagini viste, riviste, studiate da un libro, volta dopo volta, anno dopo anno, riusciranno certamente a trasmettere un qualcosa, ad affinare un gusto, ad alimentare una sensibilità fotografica o, più generalmente, estetica.



Madrid, Spagna, 1933

Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento.
È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere.

Henri Cartier Bresson


Informazioni sulla mostra

Luogo

  • Palazzo Incontro - via dei Prefetti 22 - Roma

Date

  • 19 gennaio 2012 - 6 maggio 2012

Orario di apertura

  • Martedì-Domenica 10.00-19.00
  • Lunedì chiuso.
  • Ultimo ingresso 18.30

Sito Internet http://www.fandangoincontro.it

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Sezione video

Presentazione della mostra in video

Alcune interviste a Cartier-Bresson


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