L'economia domestica in casa di Giacomo Leopardi
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Giacomo Leopardi deve certamente molta della sua erudizione e del suo sviluppo intellettuale alle possibilità di studio che il padre Monaldo, uomo di notevole preparazione, riuscì ad offrirgli.
Monaldo manifestò sempre attivamente, anche fuori dalla famiglia, un'aperta disposizione culturale, sociale e civile, promuovendo lo sviluppo delle conoscenze, del lavoro e del benessere1; per contro, egli fu un pessimo amministratore dei beni economici della casa, attività per la quale si rivelò invece assai più adatta la moglie Adelaide.
Pubblichiamo qui una breve nota autografa in cui Monaldo Leopardi elogia la capacità della moglie per il sano regime di economia con cui ella conduce la vita di famiglia.2
La crisi economica che in questi anni la nostra società sta attraversando sarà sicuramente vinta quando tutti noi riprenderemo piena coscienza delle riflessioni che le righe di Monaldo ispirano:
- La conduzione domestica è fondamentale nella vita di una famiglia, non può essere elusa.
- L'attività coinvolta in una sana conduzione ha una valore economico analogo ad una qualsiasi altra attività lavorativa.
- L’economia domestica richiede impegno; questo va riconosciuto e pubblicamente apprezzato.
1 Ad esempio, mise a disposizione della cittadinanza la sua ricca biblioteca privata ⇑
2 Memorie inedite di Casa Leopardi
Rubrica 1842 - 18 Giugno
Il giorno di oggi sarà di memoria nella nostra famiglia, perché in esso ho concluso verbalmente col signor conte Sinibaldo Sinibaldi di Osimo il contratto di due sue possessioni situate nel territorio di Recanati; tutto per il prezzo di Sc. 8900.
Questo accrescimento del patrimonio domestico si è ottenuto senza avere nessuna eredità, senza trovare ripostini, senza vincere al lotto, senza commerciare, e senza sottoporsi a rigorose privazioni; ma solo per la buona e moderata economia di Adelaide mia moglie, la quale è stata, ed è, il ristauro e la benedizione della nostra Casa. Mulierem fortem quis inveniet? Procul et de ultimis finibus pretium ejus.
La breve citazione con cui Monaldo Leopardi conclude il suo elogio è tratta dalla Bibbia, dal Libro dei Proverbi (31:10), ed è traducibile più o meno in: "Una donna forte sarà per chi la trova come un raro tesoro da terre lontane". ⇑
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