Adoperare creativamente l'effetto mosso in fotografia
Le potenzialità espressive del mosso sono altissime e tutte da esplorare.
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© Shannon
Il mosso è un valore estetico specifico della fotografia.
Non si ritrova in alcuna altra arte o tecnica d'immagine, al pari dello sfocato.
Non solo.
Le potenzialità espressive del mosso sono vastissime e tutte da esplorare.
Tecnicamente il mosso si verifica quando la fotografia registra un movimento, generato dallo spostarsi del soggetto durante la posa, dalla macchina fotografica oppure da entrambi.
Empiricamente distinguiamo 3 tipi di mosso in base allo scarto fra i tempi di posa ed i movimenti registrati.
| Tempo | Effetto | Esempio |
|---|---|---|
| Breve | Registra solo un minimo spostamento: di solito si tratta di mosso non intenzionale, ossia capita per errore ed a volte, vedendo le immagini poco nitide, si confonde con lo sfocato: per distinguere occorre osservare l'immagine a forte ingrandimento. Può essere evitato o comunque ridotto abilitando la funzione di riduzione del mosso disponibile sugli apparecchi digitali. | Edit gallery |
| Medio | Genera una scia visibile, come ad esempio nelle fotografie di Michail Baryšnikov Può essere sia intenzionale che no. Se si vuole ottenere un'immagine mossa occorre disabilitare la funzione di riduzione del mosso disponibile sull'apparecchio digitale. | Edit gallery |
| Lungo | Non lascia tracce visibili ma crea nelle immagini una "media" di tutte le posizioni del soggetto rispetto alla macchina durante la posa. È generalmente intenzionale, come ad esempio in molte foto di Josef Hoflehner. Di norma richiede una treppiede per fissare l'apparecchio fotografico in modo stabile. | Edit gallery |
© Chris JL
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Commenti
| Vilma 22 marzo 2014 | |
| Non è proprio esatto dire che "il mosso è un valore estetico specifico della fotografia". È infatti uno dei temi preferiti di Gerhard Richter (pittore dei Fotobilder), mezzo per ottenere quella indeterminatezza iconica cifra fondamentale del suo linguaggio artistico. | |
| Sonia (Redazione) 24 marzo 2014 | |
| Certo, Vilma, è vero: in questa paginetta, concentrata e massimamente divulgativa, non ci siamo presi la briga di dettagliare e scandagliare il tema più di una misura. Però, come hai puntualizzato tu, è utile ricordarlo: di fatto, numerose sono le arti che mantengono una discendenza diretta dalla pratica e dall'estetica fotografica, cui primariamente si fa riferimento per alcune sue caratteristiche precipue. Che siano il cinema (per filiazione diretta) oppure disegno, pittura o cos'altro, poco importa: cento in più nel tempo s'avvicenderanno. In altri termini, così come per certi aspetti estetici e formali, in fotografia, ci si riferisce al "pittorico", altrettanto in disegno o pittura possono essere adoperati approcci ed estetiche che sono (ed essenzialmente rimangono, quantomeno per ragioni storiche) "fotografiche". Tra queste, il mosso e lo sfocato. | |
