Fotografare dall'aquilone
Scrivi alla Redazione
Lo sanno tutti: in fotografia il punto di vista è fondamentale.
Cambiando la propria posizione rispetto al soggetto si ottengono immagini straordinariamente diverse. Tanto che qualcuno, conscio della cosa, cerca di scattare addirittura dal cielo, alla ricerca di fotografie originali. Fra costoro c'è chi adopera l'aeroplano mentre altri si dedicano alla nuova moda dei quadricotteri oramai quasi alla portata di tutti.
Esiste tuttavia un sistema più antico, semplicissimo, economico e divertente per fotografare dal cielo.
Non servono investimenti, l'attrezzatura è poca, leggera e facilmente trasportabile.
L'aquilone
Il materiale occorrente per cominciare a fotografare dall'aquilone è, per lo più, già nella borsa di qualsiasi appassionato fotografo:
- Una macchina fotografica o meglio, per le prime prove, un telefonino dotato di fotocamera.
- Del nastro adesivo resistente per approntare un sistema di aggancio della fotocamera al cavo dell'aquilone.
- Un temporizzatore per scattare immagini ad intervalli regolari.
- Un aquilone.1 Non tutti gli aquiloni sono adatti al sollevamento di macchine fotografiche.
Occorre che l'ala abbia una buona capacità di trazione, sia stabile ed affidabile.
Condizioni di vento diverso, così come esigenze particolari, possono consigliare modelli di aquiloni2 appropriati: noi per cominciare suggeriamo aquiloni a delta oppure a slitta.
Costruirsi da sé un aquilone non è difficile, anche perché sono numerosi i siti dove trovare progetti3 e consigli.
Tuttavia, sopratutto per chi è alle prime armi, la soluzione spesso preferibile è quella di acquistare un aquilone già pronto e cominciare a fare alcune prove.
Ecco alcuni modelli consigliabili:
- Aquilone monofilo Power Sled S 1.0 Aquilone da trazione e sollevamento
- Bee-Kite Angel Sled 2.7 mq - Aquilone Monofilo ascensionale 240 x 110 cm. KAP Kite
- Bee-Kite Rainbow - Aquilone Monofilo Delta 270 x 140 cm. Veleggiatore
- Bee-Kite Thunder - Aquilone Monofilo Delta KAP 470 x 245 cm. Veleggiatore
Qualche consiglio importante
Decollo
Per far partire un aquilone non si corre, come invece fanno i bambini sulla spiaggia.
Il metodo giusto è:
- appoggiare l'aquilone sottovento, pronto per il lancio
- srotolare numerosi metri di filo
- tirare con decisione il filo in modo da far alzare l'aquilone
- lasciare che l'aquilone si porti via altro filo
- tirare ancora con forza per risollevare l'aquilone
- ripetere i precedenti due punti sino a che l'aquilone non ha preso quota
- ad una certa altezza il vento è più continuo e forte, permettendo all'aquilone di volare stabile
Sicurezza
In caso di vento buono e con un aquilone valido, la trazione è notevole: volare sempre indossando un paio di guanti di cuoio e prevedere qualche sistema di aggancio (moschettoni, gancio di traino dell'auto, inferriate,...) per bloccare il cavo e tenersi le mani libere.
Anche in assenza di vento, l’aquilone può ben essere trainato da una persona a piedi, bicicletta, motorino, macchina o motoscafo; l’importante è farlo solo dove il cielo è assolutamente libero.
Non far volare mai un aquilone vicino a cavi elettrici o comunque in prossimità di tralicci, ponti o possibili intralci di ogni tipo. Evitare anche di volare vicino agli alberi: le turbolenze rendono meno stabile il volo e un aquilone impigliato sui rami alti di un albero è antipatico ;-)
Per sicurezza, astenersi sempre dal volare quando si avvicinano temporali4 e mai adoperare un cavo metallico per l'aquilone5
Aggancio della fotocamera
Per ragioni di praticità, sicurezza e stabilità, non si attacca mai la macchina all'aquilone direttamente: è preferibile mandare in aria l'aquilone e poi, quando il volo si è stabilizzato, si fissa la fotocamera al cavo.
Si lascia poi salire il tutto sino all'altezza desiderata.
È suggeribile lasciar volare numerosi metri di filo, se possibile almeno una ventina, prima di attaccare l'apparecchio fotografico al cavo dell'aquilone.
Chi è più esperto adopera telecomandi ed alloggiamenti motorizzati per orientare la macchina e scattare le immagini, oltre a particolari sistemi di aggancio e stabilizzazione dell'apparecchio6.
In aria, infatti, il cavo tende a vibrare ed a muoversi continuamente anche di parecchi metri, in funzione del vento, del tipo di aquilone adoperato e delle condizioni di volo generali.
Nel caso presente, trattandosi solo di prime prove con un semplice telefono cellulare, ci limitiamo ad adoperare una certa quantità di nastro adesivo ed eventualmente un anellino per fissare l'apparecchio di ripresa, opportunamente angolato, al cavo.
Per scattare le fotografie
Avviato il programma di ripresa, ad esempio regolando uno scatto ogni 30 secondi, si manda in aria il telefono.
Dando cavo e camminando lentamente ci si sposta cercando di prevedere quale sarà il campo inquadrato.
Trascorse alcune decine di minuti si recupera il filo e si hanno a disposizione tante fotografie tra cui scegliere la migliore.
Se possibile, fare in modo che gli scatti avvengano con tempi veloci, per via del continuo movimento cui è sottoposto l'apparecchio.
Il fuoco, se manuale, è regolato di norma sull'infinito.
Con qualche prova ed un po' di esperienza risultati sorprendenti e divertimento sono assicurati!
1 Spesso, cercando letteratura sulla fotografia aerea dall'aquilone, si trovano riferimenti all'acronimo inglese KAP ossia Kite Aerial Photography. ⇑
2 Tra i più diffusi per la fotografia: Rokkaku, Cody, Parafoil,... ⇑
3 Ad esempio www.kiteplans.org ⇑
4 Ecco il testo di una lettera che Benjamin Franklin (Boston 1706 - PhiladeIphia 1790), inventore del parafulmine, scrisse ad un amico, nella quale è descritto il famoso esperimento dell’aquilone: "In cima al bastone longitudinale della croce dell’aquilone si deve fissare un conduttore con la punta molto aguzza, che sporga di una trentina di centimetri dal legno. Alla fine del cavo, prima della mano, si deve legare un nastro di seta e dove si uniscono la seta e il cavo si deve assicurare una chiave. Si deve far alzare l’aquilone quando sembra che stia per arrivare un rovescio temporalesco, e la persona che tiene la corda deve stare nell’arco di una porta o di una finestra o sotto una qualche copertura, in modo che il nastro di seta non possa bagnarsi; e si deve prendere cura che il cavo non tocchi l’intelaiatura della porta o della finestra. Non appena qualche nuvola temporalesca arriva sopra l’aquilone, il cavo appuntito attirerà da essa il flusso elettrico, e l’aquilone con tutto il cavo si elettrizzerà, e i filamenti sfilacciati del cavo si stenderanno all’infuori in tutti i modi, e saranno attratti accostando ad essi un dito. E quando la pioggia avrà bagnato l’aquilone e il cavo, in modo che possano condurre liberamente il fuoco elettrico, lo vedrete fluire copiosamente dalla chiave accostando ad essa la nocca della mano. [...] Col fuoco elettrico così ottenuto si può dal fuoco a distillati alcoolici e si possono compiere tutti gli altri esperimenti elettrici che si fanno di solito con l’aiuto del globo o del tubo strofinato, e da cui segue che è completamente dimostrata l’identità della materia elettrica con quella del fulmine."
In Europa, G. W. Richmann rimase ucciso tentando di ripetere alcuni esperimenti di Franklin in presenza di temporali. Anche se spesso Franklin è raffigurato mentre compie il suo esperimento durante un temporale, probabilmente non è mai stato così stupido, e in realtà l’esperimento fu condotto prima che giungesse la tempesta vera e propria: un fulmine che avesse colpito l’aquilone, a dispetto dell’irrilevante isolamento procurato dal pezzo di seta, avrebbe fritto anche il filo e lo scienziato :-) ⇑
5 Potrebbe essere pericoloso. L’alta atmosfera è carica positivamente, mentre la superficie della terra è carica negativamente; meglio non creare occasioni per trovarsi in mezzo ad una scarica ;-) Tanto per dare un'idea, all’aperto, in condizioni normali, c'è una differenza di potenziale di circa 200 Volt fra l’altezza della nostra testa ed i piedi (essendo però il nostro corpo un ottimo conduttore, non si carica e rimane essenzialmente dello stesso potenziale; non esiste una differenza di potenziale significativa all’interno del nostro corpo). ⇑
6 Materiali ad hoc possono facilmente essere ordinati anche su internet, ad esempio dal sito www.kapshop.com ⇑
Altre pagine che ti potrebbero interessare:
Ti piace questa pagina? Condividi con i tuoi amici
Commenti