La polarizzazione incrociata
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Più volte abbiamo sottolineato che non servono giornate di sole per fare fotografie interessanti, né particolari attrezzature. Si può tranquillamente stare a casa, anche la sera, e trovare tante curiose opportunità di scatto.
La tecnica della polarizzazione incrociata è quanto proponiamo in questa pagina, applicata in modo molto semplificato ma di grande effetto1.
Gli utilizzi della polarizzazione incrociata sono numerosi, spesso legati all'osservazione scientifica ma sconfinanti anche nel campo della riproduzione fotografica di opere d'arte, nell'analisi dei materiali, in microscopia, in rilievi archeologici, indagini criminali, osservazione diagnostica, sino creazione di videogiochi e film di animazione 3D.
Il filtro polarizzatore è un filtro fondamentale, che suggeriamo sempre di avere a portata di mano. Malgrado tanti rimaneggiamenti ed elaborazioni siano oggi possibili (o facilitati) con la fotografia digitale, le immagini generate con un filtro polarizzatore non sono realizzabili altrimenti.
Un esperimento
Per saggiare la doppia polarizzazione in modo semplice ed efficace adoperiamo come fonte luminosa lo schermo LCD di un pc; gli schermi a cristalli liquidi emettono difatti luce polarizzata.
Rivolgendo l'obiettivo della macchina allo schermo, anteporre un filtro polarizzatore alla lente: ruotando il filtro crescerà la frazione di luce che il filtro non lascia passare, sino a quando, con l'orientamento giusto, tutta la luce sarà bloccata.
Frapponendo degli oggetti tra lo schermo ed il polarizzatore si potrà osservare se, quanto e come i raggi di luce vengono modificati, mostrando spesso meravigliosi colori d'interferenza.
Il modo più facile per ottenere primi risultati con soddisfazione è recuperare oggetti di plastica trasparente: le posate da pic-nic opure righe e squadre da disegno sono un classico.
Questa tecnica si presta molto bene anche ad esplorazioni in fotografia macro o meglio ancora con il microscopio.2
1 Per un'applicazione generale della tecnica occorrerebbero almeno due filtri polarizzatori, uno da applicare sulla fonte luminosa e l'altro sulla lente. È però non semplice reperire filtri polarizzatori di larghe dimensioni per le luci (di solito si trovano con più facilità su internet). ⇑
2 Una simulazione online che richiede Java. ⇑
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Commenti
Adriano 17 agosto 2019 | |
Buongiorno, sono uno studente e ho letto il vostro interessante articolo sulla Doppia Polarizzazione Incrociata perché vorrei cominciare ad usarla per neutralizzare i riflessi delle luci sui quadri d'arte coperti da vetro. Ho 2 domande e spero vogliate essere così pazienti da volermi aiutare: 1) I fogli/gel polarizzatori da mettere davanti agli illuminatori li ho trovati quasi tutti lineari (tranne la Screen-Tech che ne produce anche di circolari). Ora, se io metto un polarizzatore lineare davanti all'illuminatore, a rigor di logica dovrei mettere un filtro polarizzatore lineare anche davanti all'obiettivo (e lo ruoto finché le due "linearità" vanno a 90°). Ma leggo che, per ragioni tecniche, sulle reflex digitali si utilizzano soprattutto i polarizzatori circolari (e ne avrei già uno). Perciò mi chiedo: se uso il polarizzatore circolare sul mio obiettivo, devo però acquistare un foglio/gel anch'esso polarizzatore circolare per l'illuminatore? Oppure semplicemente la "doppia polarizzazione incrociata" funziona anche se uso due polarizzatori diversi: un foglio polarizzatore lineare sull'illuminatore e un polarizzatore circolare sull'ottica? 2) I fogli/gel polarizzatori lineari funzionano bene posizionati appena oltre i softbox? Oppure sarebbe meglio mettere i fogli tra l'illuminatore ed il suo softbox? Perché in effetti la seconda opzione è sensibilmente più economica per via delle dimensioni più ridotte del foglio/gel. |
Patrizia 3 settembre 2019 | |
Adriano, il polarizzatore circolare sulle reflex è utile per prevenire "inganni" ai sensori dell'esposimetro. Nel tuo caso sicuramente adoperi un esposimetro manuale esterno (assolutamente necessario nel caso di riproduzione di opere d'arte di qualità) e regoli la posa manualmente, quindi non hai bisogno di un filtro polarizzatore circolare. In ogni caso, se il tuo polarizzatore sulla lente è circolare, adoperalo tranquillamente assieme ai polarizzatori lineari sulle luci. Per quanto riguarda invece il posizionamento del polarizzatore sulle fonti luminose, la brutta notizia è che la diffusione tende a depolarizzare la luce: non puoi diffondere una luce polarizzata altrimenti ti perdi la polarizzazione ;-) |