Come far scattare la macchina e il flash nel momento giusto
Scrivi alla Redazione
Premere un bottone con il dito indice è rimasta oramai l'unica cosa necessaria, ancora manuale, per realizzare una fotografia. Le altre funzioni sono praticamente tutte automatizzate.
Ciò è, almeno, quanto credono in molti.
Invece spesso non serve più neanche premere il bottone: gli automatismi hanno oramai la capacità di assumersi il controllo persino dello scatto.
Anche il flash può oramai essere azionato nei modi più diversi, sia in parallelo all'otturatore di una macchina che in modo del tutto autonomo.2
Passiamo in rassegna alcuni dei sistemi più diffusi per far scattare la macchina o il flash, con oppure senza premere il pulsante di scatto.
Alcuni sistemi per far scattare un flash
Bottone
Il bottone manuale, spesso etichettato con l'espressione Test ed eventualmente corredato di una piccola luce che mostra il flash pronto, è sicuramente il sistema più semplice per far scattare un flash. A dispetto della sua apparente banalità, è anche uno dei sistemi più usati in molti casi.
Slitta a caldo
Il flash può essere montato direttamente sopra la fotocamera tramite l'apposita slitta. I vantaggi sono numerosi ed per lo più evidenti; tra questi il principale è che maneggiando la macchina fotografica si ha sempre con sé anche il flash.
Per contro, alcuni svantaggi: il principale è che muovendo la macchina attorno ad una scena si sposta anche la luce e questo spesso non è desiderabile.
Cavo
Il sistema più classico e sperimentato per collegare un flash all'otturatore di una fotocamera è un sottile cavo elettrico che fa partire il lampo quando l'otturatore è aperto.
Molto economico, universale, utilissimo, ha come inconveniente principale la distanza limitata (dalla lunghezza del cavo) per il posizionamento della luce.
Fotocellula
Soluzione semplice e tranquilla, la fotocellula permette di far scattare un flash quando intercetta il lampo di un altro flash; in questo modo possono essere sincronizzati numerosi lampeggiatori, disposti in diversi punti della scena e scollegati tra loro. Tra i difetti, possibili malfunzionamenti in caso di forte luce diurna.
Radiocomando
I moderni radiocomandi rendono desueti cavi elettrici e fotocellule. Funzionano anche a distanze medio-lunghe, non hanno bisogno di mantenere un contatto visivo e permettono sopratutto di liberare il fotografo dall'intralcio dei fili.
Trappole fotografiche
George Shiras
Le trappole fotografiche non sono nulla di nuovo: già nell'800, ad esempio, l'americano George Shiras adoperava dei fili per azionare macchine e flash per la ripresa e lo studio di animali nel loro ambiente naturale.
Condividi con i tuoi amici
Per "trappola fotografica" s'intende qualsiasi dispositivo riesca a far scattare in modo automatico una fotografia in conseguenza di un evento.
Un po' come accade anche per gli antifurti, esistono diversi sistemi per attivare il congegno: contatti elettrici, barriere ai raggi infrarossi, raggi laser, sensori acustici, telecamere che intercettano un movimento nella scena inquadrata,...
Qualsiasi informazione può essere adoperata per far scattare l'otturatore della macchina fotografica oppure un flash. La fantasia si può scatenare, limitata solo dalla strumentazione esistente.
Ad esempio, con un sensore audio, è possibile scattare una fotografia semplicemente battendo le mani.
Oppure, per mezzo di un rilevatore di luce, è facile catturare al volo i fulmini nel cielo notturno facendo scattare l'otturatore quando è avvertita una forte variazione d'intensità luminosa.
Ancora, molto banalmente, si regola un orologio e si scattano fotografie, singole oppure in serie, dopo un certo intervallo di tempo.
Apparecchi indipendenti
Sono facilmente reperibili in commercio numerosi apparecchi che, alla funzionalità di base aggiungono poi altre utilità interessanti: scatti multipli, pose cadenzate, temporizzatore, esposizioni a forcella,...
Eccone alcuni:
Applicazioni per cellulari
La vera, importante novità di questi anni è data dalla possibilità di controllare le macchine fotografiche digitali attraverso l'uso dei telefonini cellulari oramai diffusi ovunque, come ad esempio l'iPhone.
I moderni cellulari sono dotati di sofisticati dispositivi di controllo (microfono, accelerometro, telecamera, orologio, sensore di posizione,...) che, opportunamente adoperati, permettono di comandare la macchina fotografica in modo utilissimo.
Basta scaricare nel telefono3 l'applicazione Triggertrap Mobile, totalmente gratuita, per poter disporre di una "trappola fotografica" estremamente pratica e flessibile.
Utile anche come scatto a distanza (sfruttando la comunicazione tra due telefoni) e predisposto per pose multiple per fotografia combinata con una grande varietà di possibili varianti e regolazioni.
Il cavo di collegamento tra i telefono e la macchina fotografica è l'unica cosa da acquistare: è disponibile online e, per una cifra irrisoria, si ha pronto un sistema di controllo estremamente sofisticato.
Sia per la macchina fotografica che per il flash.
Condividi con i tuoi amici
1 In realtà l'origine della regolazione B risale ancor prima, alla definizione di un costruttore tedesco: Beliebig con l'inteso significato di posa a piacere. ⇑
2 La maggior parte delle macchine fotografiche digitali manifestano un ritardo di scatto che spesso è nell'ordine dei 40-150 millisecondi. Ciò può rappresentare un inconveniente per chi riprende eventi molto rapidi. È allora consigliabile preferire, con l'otturatore aperto e la lente prefocheggiata, lo scatto del flash, che ha un ritardo di azionamento circa 1000 volte inferiore.
Approfittiamo per ricordare che la durata di un lampo è (anche di molto) superiore quanto maggiore è la potenza impostata: di nuovo, per eventi rapidi può essere conveniente impostare la potenza del flash su valori limitati. ⇑
3 L'applicazione funziona al meglio su iPhone ma anche su iPad, iPod e cellulari Android. ⇑
Altre pagine che ti potrebbero interessare:
Ti piace questa pagina? Condividi con i tuoi amici
Commenti
Perlino 4 giugno 2015 | |
Salve, quale consiglio potete darmi avendo da poco acquistato la Pentax K5: il 560III o il 560IV? Grazie |
Sonia 6 giugno 2015 | |
Perlino, stai probabilmente parlando degli ottimi flash di marca Yongnuo. La differenza tra i due è solo il radiocomando incorporato nel IV. Senza alcun dubbio il flash Yongnuo YN 560-IV è preferibile se sei in animo di adoperare più di un lampeggiatore: ti permette di comandare gli altri, compreso il modello III, a distanza. Se invece ti limiti all'uso di un singolo flash, il modello III costa meno ed è la stessa cosa. |
Gianmarco 7 novembre 2015 | |
Ciao, scusate sono un novellino, ho appena acquistato uno Yongnuo YN 560-IV e chiedo: come imposto il flash che devo montare sulla macchina per comandare altri a distanza? E gli altri flash come li imposto? Fa scattare anche altri flash, magari non Yongnuo? Le varie "tx" "rx" "s1" "s2" che cosa significano? Grazie |
Aldo 28 novembre 2015 | |
Tx sta per Trasmittente ossia il componente attivo del sistema, quello che fa partire l'impulso. Rx sta per Ricevente, ossia l'elemento (o gli elementi, possono essere più d'uno) che ricevono il comando. Le altre cose le dovresti trovare nel manuale del flash. Purtroppo è solo in cinese ed inglese, però mi pare fatto un po' meglio (poco) della versione precedente :-) |