Quali possono essere i veri valori di una fotografia?
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La fotografia, così come la musica per clavicembalo, si compone equamente di una parte concettuale e di una manuale e ancora, non dissimilmente dalla scrittura ed esecuzione delle Variazioni Golberg, le due componenti (concettuale e manuale) sono inscindibilmente legate, senza alcuna preponderanza assoluta di una o dell'altra: per suonare bene servono assieme capacità di comprensione, d'interpretazione e d'esecuzione.
Per quanto riguarda la musica, qui tutti sono d'accordo.
In fotografia, tuttavia, la tendenza di molti appassionati è quella di insistere sugli ingredienti tecnici (perfino artigianali) dell'immagine, tralasciandone l'aspetto immateriale.
Dimenticando, in pratica, comprensione ed interpretazione.
Cos'è un fotografia?
La "fotografia", come la "pittura", può essere un materiale (es. la pittura ad olio, ad acqua, un rullino di fotografie a colori), oppure una tecnica, ossia il processo di creazione di un lavoro (es. la foto di quel mafioso ha richiesto un apparecchio ad infrarossi ed un lungo lavoro di appostamento, l'incisione di una lastra, il direttore della fotografia), oppure l'opera stessa, che sia una sola immagine o comunque la concretizzazione del lavoro di una o più persone (un acquerello di Van Gogh, un marmo rinascimentale, un film di Fellini, una fotografia di Edward Weston).
Quest'ultima, l'immagine fotografica finita, può a sua volta essere intesa come oggetto, ossia il rettangolino di carta che teniamo in mano, oppure la vera e propria immagine, l'essenza intangibile, ciò con cui il nostro cervello in fondo reagisce e per cui il vero valore è essenzialmente nella fruizione.
La fotografia è sopratutto memoria.
Ma quali sono, più in dettaglio, i possibili valori che la fotografia può assumere?
Ne elenchiamo qui alcuni, brevemente, e corrediamo il testo con qualche fotografia.
Si badi però, perché ad ognuna delle immagini si possono associare uno o più valori. È un'associazione dinamica, aperta, che può cambiare a seconda dei punti di vista, dei tempi, dei casi più diversi.
È compito di chi osserva, l'assegnare i giusti valori ad ogni fotografia.
Commercio
Una fotografia può essere trattata come un "qualcosa" da comprare o vendere, al pari di un articolo di giornale o di una barzelletta della Settimana Enigmistica, e può assumere un valore commerciale che si trova più o meno sullo stesso piano di una pizza margherita, una bicicletta usata, un castello scozzese o una lattina di Coca-Cola.
In quanto merce di scambio, una fotografia può risultare più o meno preziosa, a seconda di dinamiche squisitamente commerciali; in questa luce si possono vedere anche, ad esempio, eventuali fotografie adoperabili per ricattare qualcuno.
Documentarietà
Quell'immagine fotografica che, mirando sopratutto alla trasmissione della conoscenza, riesce a rendersi documentaria, acquista un valore particolare.
Può essere interessante avere delle foto di un qualche incidente accaduto (es. l'Hindenburg), di un animale oramai estinto (es. il quagga) o anche, in una dimensione più storica, vedere come vestivano in Puglia nel 1865.
Al valore documentario delle immagini sono particolarmente legati, fra gli altri, i fotogiornalisti: è argomento assai dibattuto e delicato, il definire quanto e come un'immagine sia l'obiettiva riproduzione di una scena, di una situazione, di un fatto.
Sul valore documentario di una foto occorre sfatare un mito falso e persistente: la foto non è l'immagine della realtà, almeno non nel senso più prosaico dell'espressione. C'è invece sempre una certa (spesso generosa) dose d'interpretazione da parte del fotografo. Di cui occorre tener conto.
Registrazione
Una fotografia, al pari di un vecchio registratore a cassette, ci può riportare ciò che esiste, il più direttamente possibile.
Sulle prime sembrerebbe che documentazione e registrazione possano essere più o meno la medesima cosa. Si tratta tuttavia di applicazioni, metodi e valori molto distanti fra loro.
Intendiamo qui la fotografia principalmente come una semplice matrice meccanica, un mezzo tecnico per procedimenti artigianali e/o industriali.
La microfilmatura è un'ulteriore applicazione della fotografia in questo senso, di grande utilizzo per tesi universitarie, biblioteche, servizi segreti... Particolarmente nella forma di microfiches, permette un'archiviazione compatta, pratica ed economica di enormi quantità di informazioni scritte o comunque grafiche, per un tempo (quasi) indeterminato, con una possibilità di fruizione immediata e piuttosto semplice. Nessun sistema elettronico può ancora competere con tanta affidabilità.
Affettivo
L'aspetto affettivo è, per molte fotografie, uno dei più rilevanti.
Milioni di persone al mondo ogni giorno scattano, conservano, si scambiano fotografie per le quali manifestano un grande attaccamento affettivo.
Si tratta spesso di foto della famiglia, di sé stessi da piccoli, di amici, del gatto o del cane, delle proprie radici. A volte anche solo ricordi di una qualche esperienza, di una vacanza, di un luogo.
Interessante è notare come per questo tipo di fotografie il valore non scade, anzi a volte si rafforza, pur se vecchie, sgualcite, storte, sfocate,... Così come è vero il contrario: anche se molto belle, prevale di norma la valutazione affettiva su quella estetica.
Un esempio: chi scrive, pur serbando nei cassetti di casa alcune fotografie dei fratelli Ghergo, magnificamente illuminate (realizzate nello studio di Montefano prima che Arturo decidesse d'imboccare la strada per Roma), considera per queste principalmente il valore affettivo legato ai familiari ritratti.
Rarità
Se più persone si contendono una cosa, ne sale il valore.
Così una fotografia può essere messa al pari di una moneta antica, di un francobollo introvabile, di un quadro eccezionale.
Il valore è dato dall'essere un qualcosa di ricercato; in questo senso poco importa che si tratti proprio di una fotografia, che sia bella o che sia brutta: potrebbe anche trattarsi di un tappo di birra da collezione.
Estetica
Lasciamo per ultimo ciò che molti si potrebbero attendere per primo.
La bellezza di una fotografia, la sua componente evocativa, lirica, emotiva,... sono in realtà solo un piccolo spicchio nella torta dei valori...
La fotografia è arte?
Tanto si parla di un presunto valore artistico della fotografia.
La fotografia, come mezzo, non è più o meno "artistico" di altri: si vedano ad esempio i rapporti fra la pietra e la scultura, fra un pezzo di carbone ed il disegno, oppure le relazioni che legano i materiali più diversi all'architettura.
Come è noto (ma forse non ancora a tutti), quindi "artistico" non è un attributo del mezzo, bensì dell'uso che se ne fa; e quest'ultimo non è soggetto ad altri limiti che quelli creativi di chi opera.
In sintesi, a volte la fotografia può essere arte.
A volte (a dispetto delle pretese) no.
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Commenti
Giuliana 3 gennaio 2020 | |
Sapete se ci sono collezionisti di foto vecchie (dal 1920 in avanti) che abbiamo trovato in un baule della cantina di famiglia? |
Redazione 4 gennaio 2020 | |
Non siamo a conoscenza di alcuno interessato, direttamente. Hai provato su Ebay? |
Gabriele 7 marzo 2020 | |
Sono in possesso di una fotografia 40x60 del re Vittorio Emanuele II con la sua famiglia. Vorrei conoscere il valore. A chi mi posso rivolgere? |
Simone 3 dicembre 2020 | |
Ho una fotografia diretta a colori in cui è scritto n.278 e raffigura Leda col cigno, dei fratelli Alinari. Mi potete dare qualche notizia? Grazie |
Redazione 4 dicembre 2020 | |
Buongiorno Simone, grazie per averci scritto. Effettivamente i Fratelli Alinari hanno a disposizione moltissime immagini di Leda: prova a guardarle. Per avere poi informazioni su una immagine in specifico, conviene senza dubbio contattare i Fratelli Alinari. |
Elisabetta 28 dicembre 2020 | |
Salve, ho delle fotografie della Costiera Amalfitana dei primi decenni del 1900. Le stampe sono 12, misura 20cm x 20cm ed i negativi sulla lastra di vetro sono 24, ognuno con doppione. È possibile valutarle? Grazie. Cordiali saluti |
Redazione 12 gennaio 2021 | |
Gentilissima Elisabetta, Buon Anno! La nostra associazione culturale non si occupa di valutazioni commerciali: l'articolo qui sopra ha un'impronta blandamente culturale e potrebbe essere utile ad avvicinare l'argomento, ma senza andare mai oltre. Rimane ovviamente valida l'idea di contattare, come avevamo suggerito a Simone, i Fratelli Alinari, eventualmente chiedendo ulteriori lumi a loro. Altra idea: contatta le case d'aste, perché potrebbero essere un veicolo utile. Se non lo hai ancora letto, butta un'occhiata a questo altro nostro articolo "Scoperte fotografiche nei cataloghi d'asta della Lempertz". Grazie per averci scritto. |
Federico 10 luglio 2022 | |
Salve, io possiedo una foto datata inizi 1900 di Giuseppe Verdi ed altri a Montecatini. Mi piacerebbe farla valutare per vedere autenticità e valore. Sapete a chi mi posso rivolgere? |