Robert Mapplethorpe: un grande autore del novecento
Pubblicato il 16-12-2011 alle 11:33 -
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Non tutte le fotografie di Mapplethorpe ci interessano.
Tutte, invece, compendiano la sua ricerca continua: fra un'estrema vulnerabilità umana ed il bisogno di equilibrio e forza trovate poi iconograficamente nelle forme classiche ispirate alla scultura.
"Se fossi nato cento o duecento anni fa, avrei potuto fare lo scultore, ma la fotografia è un mezzo molto veloce per vedere e per fare scultura."
E' un ciclo continuo, un passaggio senza tregua che porta dall'esposizione dei dettagli più intimi e personali sino alla trasformazione (forzata, ancorché sentita) di ogni cosa in una visione stabilizzatrice, che in Mapplethorpe non nasconde mai, anzi rievoca, il mondo debole e delicato di partenza.
Certamente la fotografia, già dai primi polaroid, è un mezzo privilegiato per l'esplorazione di sé stesso e del mondo che lo circonda, ma è attraverso le immagini curate in mezzo formato che la ricerca si trasforma in vera e propria espressione.
Con questi occhi, allora, vediamo anche un semplice fiore, un'orchidea, che si apre come fosse un qualcosa di assolutamente intimo, mentre dettagli privati (ad esempio il polaroid Erection 1979) quasi si trasformano in monumenti, così come i corpi di Lydia, Ken, Thomas e di tanti altri amici messi in posa.
Nell'universo fragile e precario di Mapplethorpe il bisogno, il desiderio, forse anche la pretesa, di equilibrio, si ergono a gusto ed ideale, allacciandosi a forme solide, riconosciute e tranquillizzanti.
Di fatto però, nessuna delle immagini, anche delle più statuarie, mostra una calma raggiunta.
Al contrario, è un anelito disperato, incessante, ad una serenità che, forse, il fotografo ha trovato solo con la morte.
Prematura.
Alcune immagini di Mapplethorpe
Rendiamo disponibile una piccola galleria con oltre un centinaio di fotografie, scelte non solo fra quelle più note e rappresentative, ma anche fra i primi scatti, i collages, i tentativi: un piccolo, vero spaccato della sua produzione. Molte di queste immagini non vengono di norma considerate nell'allestimento di mostre su Mapplethorpe: rappresentano comunque tracce del suo percorso, e ci pare interessante considerarle.
Apri la parte riservata della galleria * |
*Alcune delle immagini di Mapplethorpe sono poco adatte ad essere "sbattute" in faccia al primo che passa, mostrate ai bambini, visualizzate negli uffici (tanto lo sanno tutti che la gente si trastulla su internet in ufficio, anziché lavorare) oppure sull'iPad mentre si viaggia in metropolitana. In linea con le nostre convinzioni, pubblichiamo anche quelle immagini: non le censuriamo, perché fanno parte integrante, come le altre (e forse, più delle altre) della produzione e della ricerca fotografica cui Mapplethorpe teneva. Abbiamo però ritenuto sensato mettere le fotografie in questione in una parte riservata della galleria.
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Spesso l’arte contemporanea mi mette in crisi perché la trovo imperfetta. Per essere perfetta non è che debba essere giusta dal punto di vista anatomico. Un ritratto di Picasso è perfetto. Non c’è niente di contestabile. Nelle mie fotografie migliori non c’è niente di contestabile – così è. È quello che cerco di ottenere.
Robert Mapplethorpe
Per conoscere meglio Robert Mapplethorpe (e Patti Smith)
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Informazioni sulla mostra
Luogo
- Forma - Piazza Tito Lucrezio Caro 1 - Milano
Date
- 2 dicembre 2011 - 9 Aprile 2012
Orario di apertura
- Tutti i giorni dalle 10 alle 20
- Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 22
- Lunedì chiuso
- La biglietteria chiude 30 minuti prima della chiusura
Sito Internet http://www.formafoto.it
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Video di presentazione della mostra
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