Perché la ginnastica fa bene alla fotografia
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Scattare belle fotografie è sicuramente motivo di soddisfazione personale e sociale: giova allo spirito, di chi le fa e di chi le osserva.
In più, fotografare può anche rappresentare una vera occasione di benessere fisico.
Con la macchina a tracolla, si compiono spesso lunghe passeggiate all'aria aperta, in bicicletta, attraverso la città nei momenti di tempo libero, da soli e/o in compagnia.
In breve, si fa ginnastica senza neanche rendersene conto.
Ma qui vorremmo dire qualcosa che, forse, non tutti hanno considerato con attenzione: per fare belle fotografie è utile, già prima, fare un po' di movimento.
Ci si sciolgono i muscoli, ci si scalda, come fanno gli atleti.
E' una pratica da non sottovalutare.
Vediamo:
- perché è importante
- cosa fare
- come mai le fotografie riescono meglio
Esercizi di riscaldamento
Come al mattino appena alzati, così anche quando si comincia a fotografare la prima cosa da considerare è un po' di ginnastica.
Attività fisica di ogni tipo, rotoli, flessioni sulle gambe, distendere le braccia, girare il collo e la testa, guardare in alto, salire sulla sedia e sul tavolo, ridiscendere, correre, farsi un po' di scale un su e in giù,...
Più ci si scioglie, migliori saranno le fotografie, sicuramente!
Non serve tanto, in realtà: basta ricordarsi sempre di muovere le gambe, fletterle, salire e scendere ovunque possibile, spostarsi avanti e indietro... è il primo strumento utile ad un fotografo.
The most important lens you have is your legs. - Ernst Haas
Il punto di vista
Assieme alla luce, elemento assolutamente fondamentale in fotografia è l'inquadratura ossia, fra l'altro, la scelta del punto di vista.
È dal punto di vista (non dallo zoom, ossia dalla lunghezza focale dell'obiettivo) che dipende la prospettiva di un'immagine.
Decidere un punto di vista particolare equivale a decidere quale parte della realtà tridimensionale verrà resa, e come, nelle due dimensioni. Proporzioni relative fra i fattori componenti l'immagine, visibilità oppure occultamento reciproco degli elementi, e tante altre caratteristiche spaziali sono definite proprio dal punto di vista.
La decisione del punto giusto da cui riprendere una scena, il punto in cui collocare la macchina fotografica, è spesso legata, negativamente, alla scarsa mobilità della nostra persona: stando fermi col corpo tendiamo ad un'inerzia anche mentale, tanto da limitarci a sperimentare di rado punti di vista inconsueti.
A volte basta abbassarsi fino a terra, o salire di un solo metro, per ottenere immagini radicalmente diverse.
Per inquadrare tocca sempre essere pronti a trovare un punto di vista adatto.
Occorre muoversi, praticamente sempre: essere pronti a farlo può cambiare il risultato di una fotografia.
Ecco perché suggeriamo di fare ginnastica.
:-)
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