La strana storia di 'Hark! The Herald Angels Sing'
La musica del canto di Natale più famoso fu scritta per ricordare e celebrare non Gesù, bensì... Johann Gutenberg, l'inventore della stampa a caratteri mobili!
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Ascoltate! Gli angeli messaggeri cantano: è il titolo, tradotto in italiano, di un inno liturgico composto dal pastore inglese Charles Wesley per la celebrazione del Natale nella chiesa metodista di cui, assieme al fratello John, fu fondatore.
Siamo nel 1739, e gli altri due uomini chiave per la storia che stiamo tratteggiando, Felix Mendelssohn e William H. Cummings, sono ancora ben lontani dal nascere.Occorre attendere circa un secolo perché qualcosa "si muova"...
In occasione dei festeggiamenti organizzati per i 400 anni dell'introduzione in Germania della stampa a caratteri mobili da parte di Gutenberg (in Corea già la stampa a caratteri mobili era adoperata dalla prima metà del XIII secolo), Felix Mendelssohn compone una piccola cantata in quattro parti, che viene poi eseguita la prima volta nella piazza principale di Lipsia nel 1840.
Il tema di questo Festgesang (cantata per le celebrazioni di Gutenberg), assolutamente secolare, appassiona molto Mendelssohn il quale, qualche mese più tardi, compone la sua seconda Sinfonia, nota come "Lobgesang", sempre celebrando l'opera di Gutenberg: la stampa è apprezzata come frutto dell'ingegnosità tedesca e chiave per l'evoluzione e la diffusione della cultura occidentale nel mondo.
Alcuni anni dopo la morte di Mendelssohn, il tenore ed organista inglese W.H. Cummings ha l'idea di mettere assieme il testo di Wesley, nel frattempo rimaneggiato da più persone, con la musica del Lied "Vaterland, in deinen Gauen", seconda parte del Festgesang: ne esce un canto di Natale destinato a divenire nel giro degli anni forse il più noto, e senz'altro fra i più belli della tradizione.
Charles Wesley
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Felix Mendelssohn
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W.H. Cummings
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Non sappiamo in realtà cosa ne avrebbe pensato Mendelssohn: sempre a cavallo fra l'ebraismo ed il cristianesimo per sua intima storia familiare, non aveva potuto se non celebrare, di Gutenberg, l'opera somma, ossia la pubblicazione della Bibbia in 180 copie (48 della quale giunte sino ai giorni nostri).
Tuttavia, già nell'aprile 1843, Mendelssohn aveva anche seccamente rifiutato la richiesta, proveniente dall'editore inglese Edward Buxton, di poter pubblicare il Festgesang con un nuovo testo religioso.
Alla fine, comunque, è andata bene così: tre persone, slegate fra loro, hanno contribuito a rendere veramente unico e memorabile questo canto.
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