Fotografia di viaggio: 15 consigli utili
Scrivi alla Redazione
La fotografia di viaggio è un tema assai complesso e sfaccettato, con varie implicazioni umane e culturali. Tecnicamente spazia fra architettura, ritratto, paesaggio, natura, reportage, riprese notturne e molto oltre.
Senza dubbio tanti vantaggi si possono trarre da un'adeguata preparazione a casa, prima di partire: che si tratti di un breve fine settimana oppure di un grande viaggio attorno al mondo, è comunque fondamentale prepararsi.
I modi per farlo possono essere i più diversi: nella lista dei più scontati e triti compaiono la lettura di guide turistiche e riviste di turismo oppure la ricerca su internet attraverso siti dedicati, immagini e filmati1; strada meno praticata dai più, incredibilmente, è lo studio dell'enciclopedia2, che pur resta uno strumento fra i più validi esistenti.
È però leggendo libri, romanzi, poesie e altra letteratura relativa ai luoghi, che ci si può preparare nella maniera migliore ad un viaggio.
Dal punto di vista iconografico, studiare le fotografie già riprese nell'area, non ultime le "banali" cartoline in vendita in loco agli angoli delle strade, può essere di grande aiuto. Altrettanto vale aggiornarsi su cosa accade attorno: un'occhiata ai giornali locali e qualche domanda alle persone che s'incontrano in giro possono rivelarsi utili nella scoperta della zona che stiamo visitando, offrendo magari l'occasione per qualche ripresa inaspettata.
Cerchiamo di tratteggiare qui alcuni consigli di massima, utili e d'immediata comprensione per chiunque, lasciando poi che, chi ritiene, approfondisca i singoli argomenti in altre sezioni di questo sito.
- Rispetto innanzi tutto
- Controllare batterie e schedina di memoria
- Svegliarsi presto al mattino
- Cambiare obiettivo
- Orizzontale e verticale
- Attenzione ai dettagli
- Eventualmente tagliare le immagini
- Non scattare sempre all'altezza degli occhi
- Disattivare il sistema programmato a volte aiuta
- Il flash è più utile di giorno che di notte
- Approfitta del brutto tempo
- Sono le persone che rendono il senso del luogo
- Non tralasciare il tramonto e gli ultimi bagliori del giorno
- Appoggia la macchina fotografica
- Rientrati a casa, mostrare le foto
1. Rispetto innanzi tutto
Chi viaggia diviene (magari inconsapevolmente) ambasciatore della propria comunità ed al contempo rimane ospite nei luoghi che visita. E' quindi opportuno, prima di ogni altra cosa, mantenere attenzione e rispetto per la cultura e le tradizioni locali: si è ospiti in casa d'altri e da ospiti è giusto comportarsi.
Quindi un abbigliamento consono (sia per le strade che sui mezzi di trasporto e in tutti i luoghi pubblici; massimamente in luoghi di culto), un comportamento aperto e disponibile, nessuna arroganza e molta sincera disponibilità sono senza dubbio le prime indicazioni.
Anche l'attività fotografica è bene che si accordi a questo, prediligendo cautela e attenzione: in un parco nazionale sarà bene mantenere cura verso l'ambiente, le piante, gli animali; nei contatti con la gente è indicata sopratutto benevolenza; durante riti religiosi, spesso gli scatti fotografici richiedono massima discrezione.
Muovendosi all'estero sarà sempre utile cercare d'apprendere qualche parola fra le più adoperate (sì, no, grazie, per favore,...). Spesso basta poco per farsi apprezzare, essere accolti e facilitare anche la realizzazione di molte fotografie.
2. Controllare batterie e schedina di memoria
Ricordarsi sempre di:
- caricare le batterie
- scaricare la schedina di memoria
Sembrerebbe un suggerimento banale, eppure continuamente ci imbattiamo in persone che se ne dimenticano (e poi non scattano più foto).
È perfettamente inutile portarsi una macchina fotografica digitale se poi le pile si scaricano dopo cinque scatti.
L'uso intenso del flash, dello zoom, della messa a fuoco continua, dello stabilizzatore, del mirino elettronico e dello schermo posteriore sono causa di un rapido esaurirsi delle batterie.
In caso di pile poco cariche, quindi, adoperare il mirino ottico (se la macchina ne dispone, che è un grande vantaggio), non zoomare inutilmente avanti e indietro, eliminare la messa a fuoco continua ed usare il flash solo se necessario: in questo modo si potranno fare molti più scatti prima di veder morire le pile definitivamente.
Ovviamente è sempre utile portare con sé il caricabatterie e qualche schedina di memoria di scorta.
3. Svegliarsi presto
Il mattino ha l'oro in bocca è un proverbio che per la fotografia di viaggio calza a pennello: svegliarsi presto, fare ginnastica e partire senza indugio non solamente permette di cogliere scene inconsuete ma anche di godere della luce dorata del primo mattino: è una luce speciale, angolata, dal colore caldo che può fare contrasto con un cielo azzurro; ombre lunghe, spesso acque calme...
Non solo: le mete turistiche che in altri orari sono gremite di folla, al mattino presto permettono riprese più tranquille.
4. Grandangolo e tele
Adopera diverse lunghezze focali, dal grandangolo al tele.
Così è più facile arricchire il patrimonio d'immagini che si riportano a casa dal viaggio.
Le macchine attuali, anche le compatte più economiche, dispongono di validi zoom (ossia ottiche a focale variabile) che permettono un'ampia scelta d'inquadrature.
Basta pigiare un bottone oppure girare una ghiera, per mutare radicalmente il campo inquadrato.
Le due immagini qui sopra sono state riprese dal medesimo punto di vista e con la macchina puntata sempre nella stessa direzione: la prima con una lente una corta (grandangolo), la seconda con lunga (tele).
Cosa fare se non si dispone di uno zoom o di lenti diverse?
Esistono numerose soluzioni, più o meno indicate a seconda dei casi.
Tre idee molto utili:
- Muoversi molto, avvicinarsi, allontanarsi, cambiare punto di vista.
- Ritagliare l'immagine una volta a casa: entro certi limiti funziona bene e non costa nulla :-)
- Per allargare l'orizzonte, in mancanza di un obiettivo grandangolare, scattare più immagini e giuntarle con un programma di fotografia combinata.
5. Orizzontale e verticale
Come per tante altre cose della vita, anche in fotografia è buono alternare posizioni orizzontali e verticali.
La tendenza di molti, vuoi forse anche per la naturale posizione dell'apparecchio fotografico, è d'inquadrare immagini sopratutto in orizzontale.
Tuttavia molte spesso, se impostate in verticale, molte fotografie possono rendere meglio.
Il consiglio è quindi di valutare sia scatti orizzontali che verticali.
Nel dubbio riprendere le due versioni per lo stesso soggetto.
E non disdegnare il taglio quadrato.
6. Esplorare i dettagli
La parola d'ordine è: avvicinarsi.
Alternare riprese generali, con il fuoco regolato all'infinito, ad una ricca serie di dettagli e riprese ravvicinate che permettano di cogliere i mille particolari che altrimenti passerebbero inosservati.
Si possono così ottenere spesso immagini interessanti e d'impatto.
7. Tagliare le inquadrature
Decidere autonomamente un taglio, eventualmente anche non aderente al formato della propria macchina fotografica.
Ad esempio, si può tranquillamente scegliere di tagliare le proprie immagini in una cornice quadrata oppure particolarmente allungata in senso orizzontale o verticale, come nell'esempio qui sotto.
Ciò non significa che ogni immagine deve essere ritagliata a parte.
Al contrario, è ottima cosa definire un formato a priori e cercare di mantenere la composizione sempre all'interno di questo.
Tuttavia:
- Non è necessario che il proprio formato si adatti a quello della fotocamera in uso.
- Per qualsiasi immagine è lecito scoprire nuovi tagli, magari non considerati in precedenza.
8. Non solo all'altezza del naso
Il punto di vista influenza sempre enormemente il risultato fotografico.
Non scattare sempre in orizzontale, e nemmeno sempre all'altezza degli occhi.
Guardare invece spesso anche verso l'alto o il basso, magari alle pozzanghere vicino ai propri piedi, come nel caso della fotografia qui a destra.
Altra idea: cambiare l'altezza da cui s'inquadra, salendo su una sedia, inerpicandosi su una scaletta oppure sdraiandosi a terra.
9. Non solo programmi automatici
Non adoperare sempre i programmi preimpostati sulla macchina: provare ad esempio in qualche caso anche grandi aperture di diaframma per una messa a fuoco selettiva oppure tempi lenti per accentuare il mosso.
Anche i filtri fotografici possono rivelarsi una risorsa interessante per fotografie particolari.
10. Flash anche di giorno
Contrariamente a quanto molti credono, il flash è spesso assai più utile di giorno, in situazioni di forte illuminazione ambiente, che di notte.
Quasi tutte le macchine fotografiche oramai includono un piccolo flash ausiliario, utile come lampo di schiarita: spesso è più che abbastanza per riempire le ombre.3
In ogni caso, l'eventuale acquisto di un flash esterno, da usarsi anche separato dall'apparecchio fotografico, può aprire nuove prospettive nella realizzazione di fotografie.
11. Approfitta del brutto tempo
Durante un viaggio può capitare che piova o ci sia brutto tempo: un'occasione splendida per fare fotografie speciali!
Non scoraggiarti: leggi invece la nostra pagina dedicata proprio a come fare belle fotografie quando piove.
12. Persone e luoghi
Non sono solamente paesaggi ed architetture a rendere il senso di un luogo: sono sopratutto le persone.
I visi, i vestiti, i loro impieghi, come si muovono, come viaggiano e, per i fotografi più audaci, le case, la vita quotidiana nelle famiglie, la gente al lavoro.
A volte è importante appostarsi e saper attendere che il giusto soggetto entri nella scena.
Uno dei modi più semplici per fotografare persone tipiche di un luogo è (parrebbe ovvio a dirsi, tuttavia giova ricordarlo) recarsi nelle zone con gran flusso di persone: mercati, stazioni dei bus e stazioni ferroviarie.
Ecco cosa conviene non tralasciare quando si ha l'intenzione di riportare il senso di un luogo
- paesaggi
- edifici
- persone
- strade e piazze
- mercati e negozi
- scritte e insegne
- mezzi di trasporto
- cibi e bevande locali
Ovviamente, sopratutto quando ci si muove in vacanza, non dimenticare autoscatti e immagini assieme ai propri compagni di viaggio.
13. Gli ultimi bagliori
Come per il primo mattino, così è anche per le ultime ore del giorno: la qualità ed il colore della luce permettono scatti unici, per i quali occore essere preparati. Molte inquadrature che, con il sole alto nel cielo parrebbero piatte e scialbe, poco prima del tramonto prendono vita.
Cercare di risparmiare qualche energia per il tramonto, così come per gli ultimi bagliori del giorno.
E' infatti proprio in questi minuti, quando il cielo non è completamente buio ma le luci della città sono già tutte accese, che si riescono a cogliere immagini di particolare fascino e coinvolgimento.
14. Appoggia la macchina fotografica
Quando la luce è poca e se la posa si prolunga oltre una minima frazione di secondo, si scopre quanto utile possa essere un treppiede.
Il treppiede è prezioso in ogni caso, anche quando non ci sono problemi d'illuminazione, poiché permette di concentrarsi sulla composizione dell'immagine.
Il treppiede o qualsiasi altro supporto alternativo (ad esempio il classico sacchetto di fagioli secchi) rappresenta uno degli strumenti più importanti in fotografia di viaggio.
Ecco alcune ragioni per adoperarlo:
- Stimola ed aiuta una più curata composizione dell'immagine
- Mantiene la macchina più stabile
- Permette pose lunghe, ossia foto in condizioni di scarsa luce
- Permette esposizioni multiple, utili in tanti casi
- Permette lunghe attese con la giusta composizione
- Aiuta le panoramiche, quindi supplisce in parte alla mancanza di un grandangolo
15. Rientrati a casa, mostrare le foto
Ne abbiamo visti da sempre: alla partenza hanno tutti macchine fotografiche al collo, come trofei, con lenti che paiono dei telescopi.
Poi però, una volta a casa, schiere di viaggiatori si limitano a chiudere nel cassetto le loro fotografie.
Spesso le dimenticano.
Ecco qui la soluzione, in due semplici mosse:
Sviluppare le immagini
Passare in rivista gli scatti effettuati, selezionare i migliori e cercare di migliorarle.
Per sviluppare a fondo le fotografie esistono delle vere e proprie camere oscure digitali ma spesso è abbastanza qualche semplice programma di elaborazione fotografica (ce ne sono molti, ottimi e gratuiti, fra cui alcuni funzionano direttamente su internet, senza neanche bisogno di essere scaricati4).
Mettere a posto l'orizzonte, controllare l'esposizione ed il contrasto, ritagliare il fotogramma, convertire la fotografia in bianco e nero,... Molti interventi di base si risolvono in pochi minuti ma trasformano lo scatto in un'immagine finale presentabile.
Se, malgrado tutto, le foto che si ottengono sono mediocri, provate a ricavarne un mosaico fotografico oppure a trasformarle in acquerelli.
Condividere le fotografie
Esistono numerosissimi e diversi modi per condividere con altri la propria esperienza di viaggio.
Un paio di idee:
- Condividi le tue immagini con i tuoi amici su internet
- Crea una rivista fogliabile su internet con il tuo racconto di viaggio
- Pubblica un piccolo libro fotografico
Da ultimo, ma forse la cosa più importante: stampa sempre le tue fotografie più belle. Non fidarti a tenerle solo in formato elettronico. Le immagini elettroniche, senza che lo si voglia, sono destinate a sparire nel giro di qualche anno. Quelle stampate su carta si conserveranno e costituiranno, belle o meno, la vera memoria dei tuoi viaggi.
1 Ricercabili ad esempio con www.youtube.com/ oppure www.flickr.com/. ⇑
2 Ad esempio www.wikipedia.org/ ⇑
3 L'espressione in uso nei manuali è di solito "fill-in flash" ossia lampo di riempimento: si fa riferimento allo schema classico d'illuminazione di una scena. ⇑
4 Vedi questa pagina per alcuni consigli: Free alternatives to Photoshop for picture editing and photo retouching. ⇑
Altre pagine che ti potrebbero interessare:
Ti piace questa pagina? Condividi con i tuoi amici
Commenti