Il Vaticano e i suoi tesori online
Scoprili navigando il sito www.vatican.va
Pubblicato il 30-06-2011 alle 23:05 -
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Fino a martedì 28 giugno scorso, quando il Papa per la prima volta ha scritto al mondo attraverso Twitter, pochi, forse, si erano accorti di una presenza un po' speciale su internet: www.vatican.va
Laocoonte - clicca sull'immagine per vederla più grande
Sito ufficiale dello stato indipendente più piccolo del mondo, voluto da Papa Giovanni Paolo II ed attivo dal 1995, vatican.va ha un interesse realmente universale (e qui non giochiamo con l'etimologia) che supera di gran lunga l'ovvia impronta confessionale cattolica ed il coinvolgimento della sola comunità religiosa.
Vorremmo qui incitare una scoperta utile ed illuminante.
- Musei Vaticani online
- Visite virtuali nelle quattro basiliche di Roma con immersione a 360°
- Archivio Segreto Vaticano che di segreto ha forse solo il nome
- La Bibbia su Internet
- Portale di notizie della Santa Sede
I Musei Vaticani online
I Musei Vaticani, una delle raccolte d'arte tra le più estese ed importanti del mondo, accolgono ogni anno circa 4 milioni di visitatori, che snodano il loro percorso fra capolavori antichi, medievali, rinascimentali, moderni, passando dai reperti egizi agli affreschi di Raffaello, dai marmi greci sino ai dipinti di Dalì.
Suggeriamo, a mo' d'introduzione, di seguire subito e sino in fondo questo interessantissimo filmato dedicato alla Galleria delle Carte Geografiche ideata da Ignazio Danti.
Chi legge da tempo il nostro notiziario ricorderà che già s'era accennato largamente a Padre Danti con testo e video a proposito delle meridiane a foro stenopeico bolognesi. Padre Ignazio Danti fu anche iniziatore, per conto di Cosimo de' Medici, della Sala delle Carte Geografiche a Palazzo Vecchio a Firenze [video], meta di una delle nostre prossime newsletter.
Timeo Danaos...
Chiunque si rechi ai Musei Vaticani non può non rendere omaggio all'opera che ha ispirato l'intera raccolta: il gruppo ellenistico del Laocoonte, rinvenuto sul Colle Oppio ai primi del '500 e, anche su consiglio di Michelangelo, acquistato da Papa Giulio II (Della Rovere) per essere esposto al pubblico.Laocoonte, troiano, sacerdote del tempio, cerca invano di mettere in guardia la sua città contro l'imbroglio del cavallo architettato da Ulisse. La statua lo ritrae mentre viene ucciso assieme ai suoi figli dai serpenti usciti dal mare, inviati come punizione da uno degli Dei che parteggiavano per la Grecia.
Aut haec in nostros fabricata est machina muros Inspectura domos venturaque desuper urbi, Aut aliquis latet error: equo ne credite, Teucri. | Questa è macchina contro le nostre mura innalzata, e spierà le case, e sulla città graverà: un inganno v'è certo. Non vi fidate, Troiani. |
La storia che ci narra Virgilio sembra sepolta migliaia d'anni fa eppure, parlando di internet, il monito inascoltato del sacerdote troiano riecheggia forte nel presente e sembra coniato apposta per gli accadimenti più attuali: già in questi giorni Richard Stallman, vate da sempre propugnatore della libertà del software e della rete internet, in una sua visita a Firenze, ha messo in guardia contro i gravi pericoli creati dai facili bavagli che i diversi governi (non ultimo quello italiano) s'industriano a creare attorno ad internet. Una troppo spiccia censura della rete, quale ad esempio si prospetta con le nuove norme proposte dall'Agcom in queste settimane, è un minaccioso attacco alle nostre libertà d'informazione, da temere seriamente.
Le statue antiche ci parlano...
E l'eco non aleggi invano...
Le Basiliche a 360°
La Cappella Sistina con gli affreschi di Michelangelo è sicuramente, fra le tante visite virtuali, quella che affascina e attrae più le masse, ma dobbiamo riconoscere che, grazie alle valide pagine d'introduzione, anche tutte le altre meritano il loro spazio. Chi dispone di uno schermo grande, si goda le visite panoramiche disponibili nel sito vaticano.Noi avremmo preferito, nel caso ad esempio della Pietà di Michelangelo, un trattamento un po' meno casuale (con addirittura i turisti in primo piano) dell'impianto, con riprese più documentali, ravvicinate, coinvolgenti, analitiche. Poter ammirare e studiare la Pietà girando tutt'attorno alla statua, da ogni angolazione, sarebbe cosa più seria e degna, sia dell'opera che di chi la cura.
L'Archivio Segreto Vaticano
Fonte di documentazione preziosa e sterminata, l'Archivio Segreto Vaticano è, malgrado il suo nome, in realtà per buona parte aperto a tutte le persone seriamente interessate.Molto si è detto, e tanto in più insinuato, sui documenti custoditi nell'archivio.
Suggeriamo a tutti la lettura di questo breve, interessante articolo del 2005 intitolato
Tutti i segreti dell'Archivio Segreto Vaticano.
Segnaliamo poi una mostra particolarissima ai Musei Capitolini aperta da febbraio a settembre 2012: un ampio numero di documenti originali e preziosissimi che coprono un arco temporale che va dall'VIII fino al XX secolo, scelti fra i tesori dell'Archivio Segreto Vaticano, sarà esposto e presentato assieme ad allestimenti multimediali, narrazioni storiche, racconti dei retroscena e dei personaggi coinvolti, permettendo a tutti i visitatori di assaporare alcuni famosi eventi del passato.
Saranno visibili gli atti originali del processo a Galileo Galilei, tantissimi codici, pergamene, registri e manoscritti che trattano le cose più diverse, dalla causa matrimoniale di Enrico VIII ad alcuni documenti scelti del "periodo chiuso" relativi alla Seconda Guerra mondiale: probabilmente molto più di quanto un visitatore attento potrà essere in grado di assorbire.
Pensando ad internet, alcuni sognano l'intera digitalizzazione del materiale contenuto negli archivi: si tratta tuttavia, ad oggi, a detta d'altri, di un lavoro impraticabile, ai limiti dell'impossibile. Basti considerare già l'impegno resosi necessario e le grosse difficoltà incontrate per rendere fruibile online il Codex Sinaiticus: copia della Bibbia in greco, probabilmente il più antico ed esteso testo sacro (insieme al Codex Vaticanus) esistente ancora oggi.
In parte è vero, le difficoltà ci sono, ma non siamo del tutto d'accordo: ha impiegato forse meno tempo, meno pazienza, meno energia, l'amanuense che ha copiato lettera dopo lettera il testo che oggi noi tutti ammiriamo?
Probabilmente ci sono da riconsiderare alcune cose sul valore del nostro lavoro quotidiano...
La Bibbia su internet
Sarebbe ovvio, ma vale la pena di ricordarlo: nel sito del Vaticano è disponibile online il testo integrale della Bibbia, sia in italiano che in alcune altre lingue.Mancano tuttavia, misteriosamente, la maggior parte degl'idiomi più diffusi nel mondo: bello ed utile avere come riferimento la Bibbia in inglese e latino.
Il cinese, c'è anche quello.
Ma dove sono il portoghese, il francese, l'arabo, il russo?
E dove il tedesco, con Papa Benedetto XVI (Joseph Ratzinger) sul soglio pontificio dal 2005?
Senza neanche voler chiedere del polacco...
Magari l'argomento o il testo stesso, sono di scarso interesse? O viceversa, non si dispone di traduzioni all'altezza? Problemi di copyright? Nessuno si è offerto d'inserire il testo nel pc, chi sa mai?
Mistero.
Risultato è che uno strumento pur semplice (e per certi tratti, ingenuo) quale viene proposto (è solo un esempio) da biblos.com manca al Vaticano.
E ci pare un vero peccato, sopratutto considerando le potenzialità di un'internet sempre più diffusa.
Ma forse la volontà (o la necessità, ci correggeranno) per la Chiesa di mantenere uno stretto controllo centrale sulle pubblicazioni di testi, chiose, fonti, allegati, traduzioni ed altro, farà sì che, progressivamente, progetti diversi, più elastici e alternativi, pur magari ben divergenti da quelli del Vaticano, prenderanno piede, cose magari analoghe alla Wikipedia.
Ci pare un peccato questo: senza propendere qui per uno o per gli altri, riconosciamo che l'immenso patrimonio documentario della Chiesa di Roma, le sue risorse più preziose, la concentrazione d'ingegni e lo spirito di studiosi di tutto il mondo, potrebbero convergere nel XXI secolo come è stato per la Galleria delle Carte Geografiche del '500 e creare un gioiello con i mezzi più moderni, per lo studio, la diffusione, l'approfondimento, la divulgazione della Sacra Scrittura.
Un testo, fra l'altro, che accomuna Ebrei, Cristiani e Musulmani e che conferma una fondamentale continuità teologica fra le tre grandi religioni di Abramo: dettaglio da non perdere di vista, in un panorama di gravi attriti fra culture.
Missione fallita, questa Bibbia online, per ora, nel sito vaticano.
La Wikipedia
Wikipedia è un'enciclopedia multilingue, interamente scritta, illustrata e mantenuta dall'intera comunità mondiale, sotto la direzione illuminata del fondatore Jimmy Wales.Prende il nome dal termine wiki (poi composto con enciclo-pedia) che indica un particolare sistema di scrittura e aggiornamento di testi condivisi su internet.
Con i sistemi wiki molte persone possono collaborare alla redazione di un pezzo, vedendo chiaramente chi ha scritto, cambiato o cancellato qualsiasi parte della pagina. Ciò permette di recuperare eventuali errori, al contempo tracciando ogni singolo contributo.
Si tratta di un sistema libero, ossia accessibile a chiunque: questo è sicuramente un vantaggio poiché anche un minimo apporto da parte di ognuno produce, su scala planetaria, risultati immensi; d'altro canto non è sempre facile (e questo rappresenta a volte un punto delicato) "allineare" i contributi ad una visione omogenea o comunque coerente. I wiki sono sistemi molto diffusi, ed utili sopratutto nell'ambito di scuole e università, associazioni, gruppi di studio e di lavoro, comunità, ecc. Condividi con i tuoi amici
Il portale di notizie del Vaticano
Il Vaticano non è solo scrigno di tradizione religiosa, arte e cultura, ma un organismo vivo, uno Stato sovrano attorno cui orbitano milioni di fedeli, movimenti (anche di denaro più o meno pulito, ma questo non è oggetto qui dei nostri interessi), attivià, idee, notizie.Alla comunicazione quotidiana si rivolge un complesso portale, news.va, che spazia dai mezzi più tradizionali, con accesso all'Osservatore Romano e Radio Vaticana, ai più moderni canali Twitter, Facebook, Rss,…
Nota tecnica
Qualcuno ce lo ha già chiesto: che software adoperano in Vaticano?Tecnicamente, il server di www.vatican.va gira oggi su software (per lo più) libero (probabilmente Solaris/Apache). Un fratellino di Linux, per dirla semplice: simile a quanto adoperiamo anche noi per questo sito ;-)
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