Una rapida visita a Trento
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Una delle città presso cui a volte accade di transitare, magari diretti all'estero oppure in Dolomiti, è Trento: si trova al centro dell'ampia valle dell'Adige, accostata alla riva sinistra del fiume, ed è naturale passarci accanto.
Raramente però ci si ferma, ed è un peccato.
Vorremmo convincervi a ritagliare qualche ora del vostro viaggio, e fermarvi a Trento, anziché in una qualsiasi anonima area di sosta in autostrada.
Due o tre ore ottimamente impiegate.
Questa città dalle origini molto antiche, con una storia che ha attraversato i secoli dell'Impero Romano, del Medioevo, del Rinascimento e poi via via sino ai nostri giorni, sempre attiva e protagonista nell'evolversi dei momenti storici, merita una visita sicuramente.
Proponiamo qui due riferimenti comodi, divertenti, ed assai interessanti per una sua prima esplorazione:
- lo spazio archeologico sotterraneo, testimonianza viva della Tridentum romana;
- il Castello del Buonconsiglio, dalla cui loggia cinquecentesca si domina il panorama dell'intera città.
Tridentum
E' una suggestione particolare scendere le scalette di Piazza Cesare Battisti e ritrovarsi di colpo nella città di duemila anni fa, con le strade, le botteghe, le case, e tanti dettagli sorprendenti ancora ben visibili: dall'efficentissimo sistema fognario agl'ingegnosi impianti di riscaldamento domestico.
Ad osservare la "modernità" ed il già grande sviluppo della Tridentum romana, pare quasi conseguenza naturale che la Trento odierna sia così civilmente organizzata.
Il Castello del Buonconsiglio
A poca distanza dagli scavi romani, costeggiando strade e palazzi che mostrano distintamente la particolare cultura locale, a cavallo fra l'Italia e l'Europa d'oltralpe, si raggiunge a piedi il Castello del Buonconsiglio, il più importante complesso architettonico di tutto il Trentino.
Non ci perdiamo qui in dettagli: come per il resto della città, l'accoglienza turistica e la documentazione disponibile in loco sono di prim'ordine.
Vorremmo limitarci a segnalare che, fra disparati corpi architettonici, sale, torri e volumetrie di ogni epoca, dal Medioevo al Rinascimento al Barocco, forse il punto di maggior interesse è un gruppo di affreschi nella Torre dell'Aquila noto come il Ciclo dei Mesi.
In stile gotico internazionale, questo affresco testimonia con ricchezza di dettagli la vita reale del tempo.
La testimonianza così immediata della vita quotidiana tardo-medievale è un'esperienza singolare: ritroviamo uomini e donne che giocano a palle di neve, pranzano all'aperto nella buona stagione, si comportano proprio come faremmo noi adesso.
Per i diversi soggetti rappresentati il risultato è una carrellata nel corso delle stagioni dell'anno; per noi osservatori un impressionante salto indietro nei secoli.
Così come per la Tridentum romana, gli antichi abitanti della città, in tutte le epoche, si rivelano sorprendentemente vicini a noi, anche nelle loro abitudini più semplici e quotidiane. Ritroviamo una linea continua, un legame sincero, un'armonia che ci unisce alla storia ed alla cultura che ci ha preceduti.
Saggiamente, Trento conserva con cura la memoria del proprio passato ma costruisce con preveggenza e costanza il proprio futuro, anche attraverso l'attenzione ai giovani, il sostegno alla cultura, lo studio e la ricerca.
Vanta un'ateneo statale di tutto rispetto, forse poco noto ai più, ma per peculiarità e levatura fra i più alti, che supera di slancio il panorama decadente di molte altre università e di gran parte della pubblica amministrazione italiana.
Trento trasmette, in tutte le sue testimonianze, un deciso senso di ordine e civiltà, in cui ogni cosa è al proprio posto, armonicamente: dai dettagli urbanistici dell'antica Tridentum romana passando per le attività e gli svaghi di nobili e contadini del medioevo, sino alla positiva operosità dei giorni nostri.
Un insegnamento, forse.
Ed una visita, a Trento, che consigliamo caldamente.
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