'Il Cammino di Pietro' in mostra a Roma

Si è inaugurata il 7 febbraio a Castel Sant'Angelo un'importante esposizione con doppia valenza religiosa ed artistica

Pubblicato il 10-02-2013 alle 16:40 - Scrivi alla Redazione

San Paolo e San Pietro. L’amore fraterno, Prima metà del XVI secolo — San Paolo e San Pietro. L’amore fraterno

Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino - Le lacrime di Pietro, 1650 circa

Davanti all’opera d’arte, credenti e non credenti hanno reazioni diverse, ma la bellezza che viene espressa chiama gli uni e gli altri all’ascolto di un messaggio che può essere recepito nel silenzio della contemplazione. Qui ognuno è rimandato a se stesso nella responsabilità di dare risposta alle domande del cuore e della mente.
E’ questo uno dei motivi per cui abbiamo pensato che la Mostra non dovesse essere realizzata in un luogo caratterizzato religiosamente, ma in uno spazio aperto, dove tutti potessero accedere senza pregiudizio, mossi solo dall’interesse artistico.
La vera arte, d’altronde, sa come provocare ed è bene non forzare la mano con troppe parole, per non incorrere nel rischio di vanificare il suo messaggio.

Dal testo di presentazione della mostra

Pietro e Giovanni corrono al sepolcro allʹalba, 1898

Prima ancora che un percorso d’arte, "Il Cammino di Pietro" è un viaggio della mente e del cuore che avvolge credenti, non credenti e diversamente credenti nella potenza suggestiva di un racconto, in una rappresentazione drammatica di cosa sia la fede.
L'esposizione racconta cos’è la fede ripercorrendo la vicenda dell’apostolo Pietro: è la mostra dell'Anno della Fede indetto da Benedetto XVI.

L’angelo libera Pietro dal carcere, 1663 circa

La fede non viene definita, non viene dichiarata attraverso concetti, ma è l’attore unico sulla scena, la causa evidente delle passioni, delle intuizioni, di momenti neri di fatica e crisi, di lacrime di dolore e lacrime di gioia, di gesti azzardati e gesti eroici, che costituiscono passo dopo passo il cammino, la vicenda dell’uomo e del testimone più decisivo al mondo per la fede dei cristiani: l’apostolo Pietro.

L’angelo libera Pietro dal carcere, 1630 circa

In esposizione 40 opere, dipinti e sculture che ripercorrono la storia della cristianità dal IV fino al XX secolo.
Artisti quali Lorenzo Veneziano, Vitale da Bologna, Marco Basaiti, Garofalo, Jan Brueghel, Giorgio Vasari, Georges de La Tour, Guercino, Gerrit van Honthorst, Dirk Van Baburen, Luca Giordano, Mattia Preti, Guido Reni, Vasilij Dmitrievic Polenov, Eugéne Burnand si alternano a proiezioni cinematografiche, apparizioni e brani di musica.