Consigli dal Photoshow, la Fiera della Fotografia di Milano

Noi ci siamo stati e vi raccontiamo la nostra esperienza

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Pubblicato il 10-04-2011 alle 10:15 - Scrivi alla Redazione 

Pubblicato il 10-04-2011 alle 10:15 da kirpi Scrivi alla Redazione aggiornato il 15-8-2034

Domenica 27 marzo siamo andati al Photoshow di Milano, la più importante rassegna nazionale dedicata a fotografia e immagini digitali.
Non eravamo soli: nel corso dei quattro giorni di apertura si sono avvicendati circa 65000 visitatori.

© Angelo C.
Certo, non è una fiera seria come la Photokina di Colonia, ma è meglio di nulla. In ogni caso la prossima Photokina è prevista per il 18-23 settembre 2012: noi andremo, chi desidera unirsi lo dica.
Ecco quello che abbiamo visto e, sopratutto, quanto ci è parso interessante e da consigliare. Come sempre, non intendiamo raccontare la fiera, ma più semplicemente prenderne spunto per offrire alcune considerazioni che ci paiono utili.
Pubblichiamo qui l'immagine premiata che si è aggiudicata il terzo posto all'evento Facebook Wall, riservato agli iscritti al gruppo Facebook della fiera.

Canon S95

Rimaniamo fermamente convinti che, fatte salve eccezioni, la macchina fotografica migliore sia quella che è pronta a scattare nel momento in cui serve. Occorre quindi che sia compatta, per poterla sempre avere a portata di mano.
Fra tante ancora brilla la Canon S95, che consigliamo vivamente a chiunque voglia avvicinare con serietà la fotografia.
E' un'ottimo apparecchio tascabile che include caratteristiche di spicco: un peso che (inclusa la batteria) non supera i 200g, un sensore di qualità superiore rispetto alle vere (ed ovviamente più economiche) "compatte"; una lente a focale variabile (zoom) di eccellente luminosità; la possibilità di salvare le immagini in formato Raw (cosa normalmente riservata alle macchine di alto livello); tutte le regolazioni disponibili sia in automatico che in manuale, e molto in più.

Treppiedi

Treppiedi Gitzo
 
Per chi, come noi, ha cominciato a fotografare molti anni fa, ai tempi della pellicola e di macchine fotografiche solide e ben fatte, magari quelle dei papà o dei nonni, la nuova era digitale, imperniata sul consumo continuo e caratterizzata da un progresso sfrenato, potrebbe apparire a tratti inquietante: gli apparecchi e le fotografie digitali sono soggetti infatti ad un rapidissimo degrado e ad una fine precoce.
Forse è per questo che all'ultimo Photoshow di Milano sopra tutto ci siamo concentrati sui treppiedi: si tratta ancora di articoli tradizionali, utili e affidabili.

Tre i tratti fondamentali:
  1. Il treppiede è lo strumento in assoluto più importante, dopo la macchina fotografica. Un vecchio detto fra i fotografi recita che la lente più nitida fra tutte è il treppiedi. Ed è una metonimia verissima!
  2. Un acquisto ben fatto dura una vita (e probabilmente passa anche a figli e nipoti). Mentre un apparecchio fotografico digitale durerà pochissimi anni (2-3 in media), un valido treppiede non smetterà mai di funzionare. Quindi vale la pena di sceglierlo bene.
  3. L'inquadratura fotografica di norma trae beneficio dal treppiede: si ha modo di valutare meglio la composizione, e la percentuale di scatti buoni risulta sicuramente superiore.
Anche il treppiede dovrebbe essere compatto e leggero, altrimenti il rischio è di lasciarlo troppo spesso a casa. Ecco qui due nostri suggerimenti, tutti e due validi. Il primo è di fascia superiore, mentre il secondo è un'ottima alternativa ad un prezzo decisamente più abbordabile.
  1. Gitzo GT1541T Traveller ripiegato è lungo 41 cm, raggiunge 140 cm di altezza massima, ha la colonna ribaltabile, pesa 1 kg e porta 8 kg.
  2. Giottos MTL 9340B ripiegato è lungo 48 cm, raggiunge 136 cm di altezza massima, ha la colonna orientabile, pesa 1.3 kg e porta 3 kg.
Se non possiedi un treppiede considera uno dei due per l'acquisto immediato!

Chi verrà con noi alla passeggiata fotografica e si troverà a Bologna ancora sprovvisto di treppiede, potrà sempre chiedere ad Ennio: si trovano tantissimi treppiedi anche molto economici (nell'ordine dei 20-40 euro) che fanno tranquillamente il loro lavoro.


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